Emergenza Aggressioni ai Medici – Incontro tra Ministro e Sindacati
Anche Cisl Medici ha partecipato all’incontro con il Ministro della Salute Schillaci, che si è tenuto a Roma il 19 settembre, per affrontare l’emergenza aggressioni al personale sanitario.
“La recente aggressione che ha coinvolto i medici del policlinico di Foggia – sottolinea Ignazio Ganga, Segretario Confederale Cisl e Reggente Cisl Medici Nazionale – conferma quanto la Cisl sostiene da tempo, ossia che esiste nel Paese un importante e delicato problema di salute pubblica nazionale”.
Nel confronto parlamentale sul DLgs 31/2024 che ha modificato il Codice Penale, la Cisl si è espressa in favore all’inasprimento delle pene a carico degli aggressori.
Tuttavia, i dati dell’Osservatorio competente evidenziano un numero di aggressioni che ha superato i 18.000 atti, con l’epilogo registrato nei giorni scorsi negli episodi di Foggia, Pescara e Cagliari, che portano a non ritenere più adeguate le misure finora messe in campo.
“Per la CISL e la Cisl Medici, alla luce della situazione determinatasi, – ribadisce Ganga – servono nuove e più cogenti azioni da intraprendere che dovranno trovare spazio nelle prossime misure da adottare a tutela dei sanitari.”
Le proposte Cisl e Cisl Medici per l’emergenza aggressioni
Nell’intervento durante l’incontro tra Ministro e sindacati, la Cisl ha particolarmente insistito su:
l’esigenza di una maggiore responsabilità dei datori di lavoro, sottolineando la necessità di specifici interventi per il rafforzamento reputazionale a favore dei professionisti sanitari.
la necessità di superare definitivamente i limiti assunzionali al fine di fornire servizi più dinamici ed efficienti, prevedendo, in particolare, alcune nuove misure tra cui:
§ il riconoscimento formale della qualifica di pubblico ufficiale a tutti gli esercenti una professione sanitaria;
§ l’aggiornamento dei DVR aziendali ai sensi dell’art. 18 del Dlgs. 81/2008 che dovrebbe prevedere una specifica valutazione del rischio aggressione per le diverse categorie operanti all’interno dell’azienda;
§ l’obbligatorietà della segnalazione alla Procura da parte dell’Azienda sanitaria;
§ l’obbligatorietà della costituzione di parte civile dell’Azienda e dell’Ente Regione;
§ la previsione del danno all’immagine per l’Azienda e del danno esistenziale per il sanitario;
§ per i casi più gravi o reiterati, benefici similari a quelli stabiliti per le donne vittime di violenza.
Cisl e Cisl Medici rinnovano il proprio impegno per far fronte a questa emergenza, e mettere in campo misure tempestive che tutelino e garantiscano sicurezza ai medici e agli operatori sanitari di tutto il territorio.
Emergenza Aggressioni ai Medici – Incontro tra Ministro e Sindacati
Anche Cisl Medici ha partecipato all’incontro con il Ministro della Salute Schillaci, che si è tenuto a Roma il 19 settembre, per affrontare l’emergenza aggressioni al personale sanitario.
“La recente aggressione che ha coinvolto i medici del policlinico di Foggia – sottolinea Ignazio Ganga, Segretario Confederale Cisl e Reggente Cisl Medici Nazionale – conferma quanto la Cisl sostiene da tempo, ossia che esiste nel Paese un importante e delicato problema di salute pubblica nazionale”.
Nel confronto parlamentale sul DLgs 31/2024 che ha modificato il Codice Penale, la Cisl si è espressa in favore all’inasprimento delle pene a carico degli aggressori.
Tuttavia, i dati dell’Osservatorio competente evidenziano un numero di aggressioni che ha superato i 18.000 atti, con l’epilogo registrato nei giorni scorsi negli episodi di Foggia, Pescara e Cagliari, che portano a non ritenere più adeguate le misure finora messe in campo.
“Per la CISL e la Cisl Medici, alla luce della situazione determinatasi, – ribadisce Ganga – servono nuove e più cogenti azioni da intraprendere che dovranno trovare spazio nelle prossime misure da adottare a tutela dei sanitari.”
Le proposte Cisl e Cisl Medici per l’emergenza aggressioni
Nell’intervento durante l’incontro tra Ministro e sindacati, la Cisl ha particolarmente insistito su:
§ il riconoscimento formale della qualifica di pubblico ufficiale a tutti gli esercenti una professione sanitaria;
§ l’aggiornamento dei DVR aziendali ai sensi dell’art. 18 del Dlgs. 81/2008 che dovrebbe prevedere una specifica valutazione del rischio aggressione per le diverse categorie operanti all’interno dell’azienda;
§ l’obbligatorietà della segnalazione alla Procura da parte dell’Azienda sanitaria;
§ l’obbligatorietà della costituzione di parte civile dell’Azienda e dell’Ente Regione;
§ la previsione del danno all’immagine per l’Azienda e del danno esistenziale per il sanitario;
§ per i casi più gravi o reiterati, benefici similari a quelli stabiliti per le donne vittime di violenza.
Cisl e Cisl Medici rinnovano il proprio impegno per far fronte a questa emergenza, e mettere in campo misure tempestive che tutelino e garantiscano sicurezza ai medici e agli operatori sanitari di tutto il territorio.
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