Basta Aggressioni! Misure urgenti per la sicurezza del personale sanitario
La Cisl e la Cisl Medici propongono un piano articolato per contrastare l’aumento delle aggressioni al personale sanitario, che include:
una valutazione specifica del rischio aggressione nei piani di sicurezza aziendali,
l’obbligo per le Aziende sanitarie di segnalare ogni episodio alla Procura,
la costituzione di parte civile nei processi contro gli aggressori
la previsione del danno all’immagine per le Aziende e del danno esistenziale per i sanitari. In casi gravi o reiterati, si prevedano benefici simili a quelli garantiti alle donne vittime di violenza.
Ignazio Ganga, Segretario Confederale della Cisl e Reggente della Cisl Medici nazionale, ha dichiarato che l’episodio di aggressione ai medici del Policlinico di Foggia conferma un problema di salute pubblica di estrema rilevanza. “È triste constatare che persino l’OMS riconosce oggi la violenza sul luogo di lavoro come un rischio emergente per la salute dei lavoratori, oltre ai tradizionali rischi psicosociali.”
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie, nel 2023 ci sono stati 18.000 operatori sanitari vittime di aggressione, con il 26% dei casi di tipo fisico. Tra i medici, le donne rappresentano il 64% del personale coinvolto.
Nel contesto delle discussioni parlamentari sul DLgs 31/2024, che ha introdotto modifiche al Codice Penale, la Cisl ha espresso parere favorevole all’inasprimento delle pene contro gli aggressori. Tuttavia, Ganga ha sottolineato che il fenomeno è in crescita, indicando che le misure attuali sono insufficienti.
La Cisl Medici invita le Istituzioni a intervenire con azioni più incisive e rapide, ribadendo la necessità di una valutazione del rischio aggressione nei piani di sicurezza delle aziende sanitarie. Le proposte includono l’obbligo di segnalazione alle autorità competenti e l’introduzione di meccanismi di risarcimento per i sanitari coinvolti in episodi di violenza, specialmente per i casi più gravi o ripetuti.
Cisl Medici Emilia Romagna ribadisce il suo impegno a tutela del personale sanitario, ricordando che anche in Emilia-Romagna si sono verificati episodi preoccupanti di aggressioni. La segreteria regionale conferma il pieno supporto alle proposte avanzate a livello nazionale e sottolinea la necessità di attuare quanto prima misure concrete per garantire la sicurezza degli operatori sanitari sul territorio, assicurando loro il giusto riconoscimento e protezione di fronte a questi episodi di violenza ormai dilaganti.
Inoltre, Cisl Medici Emilia Romagna esprime la sua vicinanza e solidarietà a tutti i medici e operatori sanitari che hanno subito aggressioni. Ogni episodio di violenza è un attacco inaccettabile non solo alla persona ma all’intero sistema sanitario.
Basta Aggressioni! Misure urgenti per la sicurezza del personale sanitario
La Cisl e la Cisl Medici propongono un piano articolato per contrastare l’aumento delle aggressioni al personale sanitario, che include:
Ignazio Ganga, Segretario Confederale della Cisl e Reggente della Cisl Medici nazionale, ha dichiarato che l’episodio di aggressione ai medici del Policlinico di Foggia conferma un problema di salute pubblica di estrema rilevanza. “È triste constatare che persino l’OMS riconosce oggi la violenza sul luogo di lavoro come un rischio emergente per la salute dei lavoratori, oltre ai tradizionali rischi psicosociali.”
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie, nel 2023 ci sono stati 18.000 operatori sanitari vittime di aggressione, con il 26% dei casi di tipo fisico. Tra i medici, le donne rappresentano il 64% del personale coinvolto.
Nel contesto delle discussioni parlamentari sul DLgs 31/2024, che ha introdotto modifiche al Codice Penale, la Cisl ha espresso parere favorevole all’inasprimento delle pene contro gli aggressori. Tuttavia, Ganga ha sottolineato che il fenomeno è in crescita, indicando che le misure attuali sono insufficienti.
La Cisl Medici invita le Istituzioni a intervenire con azioni più incisive e rapide, ribadendo la necessità di una valutazione del rischio aggressione nei piani di sicurezza delle aziende sanitarie. Le proposte includono l’obbligo di segnalazione alle autorità competenti e l’introduzione di meccanismi di risarcimento per i sanitari coinvolti in episodi di violenza, specialmente per i casi più gravi o ripetuti.
Cisl Medici Emilia Romagna ribadisce il suo impegno a tutela del personale sanitario, ricordando che anche in Emilia-Romagna si sono verificati episodi preoccupanti di aggressioni. La segreteria regionale conferma il pieno supporto alle proposte avanzate a livello nazionale e sottolinea la necessità di attuare quanto prima misure concrete per garantire la sicurezza degli operatori sanitari sul territorio, assicurando loro il giusto riconoscimento e protezione di fronte a questi episodi di violenza ormai dilaganti.
Inoltre, Cisl Medici Emilia Romagna esprime la sua vicinanza e solidarietà a tutti i medici e operatori sanitari che hanno subito aggressioni. Ogni episodio di violenza è un attacco inaccettabile non solo alla persona ma all’intero sistema sanitario.
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