In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, 25 novembre, riflettiamo sulle sfide ancora presenti nel contrastare questo fenomeno diffuso.
Questa giornata commemora la lotta contro abusi fisici, psicologici ed economici inflitti alle donne in tutto il mondo. Attraverso la consapevolezza e l’azione congiunta, ci dobbiamo impegnare a porre fine a questa ingiustizia persistente.
Antonella Squerzanti, responsabile del coordinamento donne di Cisl Medici Emilia Romagna, afferma:
“La violenza sulle donne è un’ombra oscura che persiste nella società, ma la luce dell’educazione può dissiparla. La formazione e l’informazione sono armi potenti contro questo flagello.”.
E continua esortando tutti ad affrontare questo problema con le giuste azioni:
“Educare sul rispetto reciproco, promuovere la consapevolezza dei diritti delle donne e diffondere conoscenza sulle conseguenze devastanti della violenza sono passi fondamentali verso un futuro senza violenza di genere. Insieme, possiamo costruire una società che respinge la violenza e abbraccia l’uguaglianza.”
La violenza sulle donne coinvolge aspetti complessi, alcuni noti, altri ignorati o trascurati, sottolineando la necessità di una riflessione approfondita sulla questione. Ad affermarlo è la Dottoressa Luciana Carolei, Responsabile Coordinamento Donne Cisl Medici Nazionale, che indica tra i tanti, due segnali allarmanti:
“Il primo è, se vogliamo, atipico: la conflittualità fra uomo e donna è cresciuta con riverberi spesso di inaudita violenza nel momento storico in cui i rapporti fra uomo e donna sono sensibilmente più facili e facilitati rispetto al passato e in cui l’autorevolezza della donna nella società si è decisamente accresciuta. Il secondo è l’oblio in cui ancora stagnano molti episodi di violenza perpetuati all’interno della famiglia. Taciuti per paura o per pudore, entrambi gli aspetti hanno un denominatore comune: Il dissesto della famiglia”
Un ambiente familiare sano e solidale rappresenta un baluardo fondamentale nella lotta contro la violenza sulle donne, fungendo da nucleo di supporto e educazione che contribuisce a promuovere valori di rispetto, comprensione e tolleranza.
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, 25 novembre, riflettiamo sulle sfide ancora presenti nel contrastare questo fenomeno diffuso.
Questa giornata commemora la lotta contro abusi fisici, psicologici ed economici inflitti alle donne in tutto il mondo. Attraverso la consapevolezza e l’azione congiunta, ci dobbiamo impegnare a porre fine a questa ingiustizia persistente.
Antonella Squerzanti, responsabile del coordinamento donne di Cisl Medici Emilia Romagna, afferma:
“La violenza sulle donne è un’ombra oscura che persiste nella società, ma la luce dell’educazione può dissiparla. La formazione e l’informazione sono armi potenti contro questo flagello.”.
E continua esortando tutti ad affrontare questo problema con le giuste azioni:
“Educare sul rispetto reciproco, promuovere la consapevolezza dei diritti delle donne e diffondere conoscenza sulle conseguenze devastanti della violenza sono passi fondamentali verso un futuro senza violenza di genere. Insieme, possiamo costruire una società che respinge la violenza e abbraccia l’uguaglianza.”
La violenza sulle donne coinvolge aspetti complessi, alcuni noti, altri ignorati o trascurati, sottolineando la necessità di una riflessione approfondita sulla questione. Ad affermarlo è la Dottoressa Luciana Carolei, Responsabile Coordinamento Donne Cisl Medici Nazionale, che indica tra i tanti, due segnali allarmanti:
“Il primo è, se vogliamo, atipico: la conflittualità fra uomo e donna è cresciuta con riverberi spesso di inaudita violenza nel momento storico in cui i rapporti fra uomo e donna sono sensibilmente più facili e facilitati rispetto al passato e in cui l’autorevolezza della donna nella società si è decisamente accresciuta. Il secondo è l’oblio in cui ancora stagnano molti episodi di violenza perpetuati all’interno della famiglia. Taciuti per paura o per pudore, entrambi gli aspetti hanno un denominatore comune: Il dissesto della famiglia”
Un ambiente familiare sano e solidale rappresenta un baluardo fondamentale nella lotta contro la violenza sulle donne, fungendo da nucleo di supporto e educazione che contribuisce a promuovere valori di rispetto, comprensione e tolleranza.
Leggi qui il testo integrate di Luciana Carolei, dal titolo” La violenza sulle donne è un problema che involge aspetti multiformi, alcuni noti, altri ignoti, altri colpevolmente inesplorati”
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