Manovra 2025 – Le priorità Cisl diventano risultati
Prosegue l’iter parlamentare di approvazione della manovra finanziaria 2025. Il testo, che dovrà essere approvato in via definitiva entro fine anno, concretizza molte delle richieste avanzate da Cisl.
“La Cisl esprime generale apprezzamento per i contenuti di una Manovra che accoglie molte delle richieste del nostro sindacato – sottolinea il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra – Non mancano aspetti da migliorare nell’iter parlamentare. Tuttavia, in particolare sul fronte del sostegno ai redditi, al lavoro, ai pensionati, alle famiglie, si danno risposte convincenti, in linea con le rivendicazioni della Cisl”.
Manovra 2025 – Cosa abbiamo raggiunto
Tra gli obiettivi raggiuntisi evidenziamo la conferma dell’accorpamento degli scagioni Irpef e il taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro, che da solo garantirà un aumento fino a 1.200 euro annui sulle buste paga di oltre 14 milioni di lavoratori. Importanti anche la defiscalizzazione sui salari di produttività ed il welfare contrattuale , così come il consolidamento e l’ampliamento della detassazione sui fringe benefit a favore dei lavoratori.
Inoltre, la Manovra prevede 5,5 miliardi per i rinnovi contrattuali dei settori pubblici nel triennio ‘25-‘27, con l’impegno di accantonare risorse anche per il ciclo successivo 2028/2030. In linea con le richieste avanzate da Cisl anche lo sblocco della piena indicizzazione delle pensioni, le misure che rafforzano il sostegno della famiglia e i congedi parentali, e gli incentivi riconosciuti per le assunzioni di lavoratrici madri.
Manovra 2025 e Sanità
Importanti anche i risultati ottenuti per la sanità, in particolare :
• l’incremento del Fondo Sanitario Nazionale – previsti 5,78 miliardi di € per il triennio 2025-2027, destinati a potenziare personale e servizi essenziali, e ulteriori 3,118 miliardi per il 2028-2030 dedicati ai rinnovi contrattuali.
• il rinnovo contratti e incentivi al personale – risorse destinate all’assunzione di personale medico e infermieristico, aumento delle indennità per specificità, pronto soccorso e tutela del malato.
• il rafforzamento delle specializzazioni mediche meno richieste – incentivi mirati per ridurre le carenze nelle aree più critiche.
Manovra 2025 e Sanità – Cosa occorre migliorare
In merito alla sanità, Cisl chiede:
Risorse aggiuntive per assunzioni 2025 – al fine di avviare un piano di assunzioni sin dal prossimo anno per affrontare le carenze strutturali.
Sblocco tetti di spesa – superare i limiti di spesa per assunzioni e salario accessorio, estendendo anche la detassazione dei premi di produttività per allineare il settore sanitario al privato.
Piano Sanitario Nazionale e Decreto Liste di Attesa – Avvio immediato del confronto e delle attuazioni necessarie per migliorare l’efficienza e ridurre i tempi di attesa.
“Ora si tratta di difendere i risultati ottenuti nell’iter parlamentare e di migliorare, dentro e oltre il perimetro della Legge di Bilancio, gli elementi di criticità. – conclude Sbarra – Chiediamo al Governo e al Parlamento di intervenire con specifici emendamenti per incrementare le pensioni minime, fermare la riduzione strutturale degli organici nella scuolae il blocco parziale del turnover nelle amministrazioni pubbliche, l’università e la ricerca.”
Manovra 2025 – Le priorità Cisl diventano risultati
Prosegue l’iter parlamentare di approvazione della manovra finanziaria 2025. Il testo, che dovrà essere approvato in via definitiva entro fine anno, concretizza molte delle richieste avanzate da Cisl.
“La Cisl esprime generale apprezzamento per i contenuti di una Manovra che accoglie molte delle richieste del nostro sindacato – sottolinea il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra – Non mancano aspetti da migliorare nell’iter parlamentare. Tuttavia, in particolare sul fronte del sostegno ai redditi, al lavoro, ai pensionati, alle famiglie, si danno risposte convincenti, in linea con le rivendicazioni della Cisl”.
Manovra 2025 – Cosa abbiamo raggiunto
Tra gli obiettivi raggiunti si evidenziamo la conferma dell’accorpamento degli scagioni Irpef e il taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro, che da solo garantirà un aumento fino a 1.200 euro annui sulle buste paga di oltre 14 milioni di lavoratori. Importanti anche la defiscalizzazione sui salari di produttività ed il welfare contrattuale , così come il consolidamento e l’ampliamento della detassazione sui fringe benefit a favore dei lavoratori.
Inoltre, la Manovra prevede 5,5 miliardi per i rinnovi contrattuali dei settori pubblici nel triennio ‘25-‘27, con l’impegno di accantonare risorse anche per il ciclo successivo 2028/2030. In linea con le richieste avanzate da Cisl anche lo sblocco della piena indicizzazione delle pensioni, le misure che rafforzano il sostegno della famiglia e i congedi parentali, e gli incentivi riconosciuti per le assunzioni di lavoratrici madri.
Manovra 2025 e Sanità
Importanti anche i risultati ottenuti per la sanità, in particolare :
• l’incremento del Fondo Sanitario Nazionale – previsti 5,78 miliardi di € per il triennio 2025-2027, destinati a potenziare personale e servizi essenziali, e ulteriori 3,118 miliardi per il 2028-2030 dedicati ai rinnovi contrattuali.
• il rinnovo contratti e incentivi al personale – risorse destinate all’assunzione di personale medico e infermieristico, aumento delle indennità per specificità, pronto soccorso e tutela del malato.
• il rafforzamento delle specializzazioni mediche meno richieste – incentivi mirati per ridurre le carenze nelle aree più critiche.
Manovra 2025 e Sanità – Cosa occorre migliorare
In merito alla sanità, Cisl chiede:
“Ora si tratta di difendere i risultati ottenuti nell’iter parlamentare e di migliorare, dentro e oltre il perimetro della Legge di Bilancio, gli elementi di criticità. – conclude Sbarra – Chiediamo al Governo e al Parlamento di intervenire con specifici emendamenti per incrementare le pensioni minime, fermare la riduzione strutturale degli organici nella scuolae il blocco parziale del turnover nelle amministrazioni pubbliche, l’università e la ricerca.”
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