È stato firmato in via definitiva il rinnovo del contratto dirigenza medica e sanitaria 2019/2021, che riguarda circa 135 mila tra dirigenti medici e sanitari.
“Plaudiamo alla firma definitiva del CCNL della Dirigenza medica e sanitaria 2019-21.- dichiara Benedetto Magliozzi, Segretario Generale Nazionale CISL Medici – Un contratto frutto di un grande lavoro, di un confronto costante, il trionfo della responsabilità.”
Oltre agli auspicati aumenti retributivi, diverse novità introdotte dal contratto sono il risultato di una più attenta considerazione verso la specialità della dirigenza e una maggiore tutela delle condizioni di lavoro di questa categoria.
Ad esempio, il nuovo CCNL prevede una nuova regolamentazione per l’impegno orario eccedente le 38 ore settimanali, tenendo in conto le ore di formazione e aggiornamento del professionista.
La valorizzazione della carriera è stata potenziata con l’obbligo di attribuzione degli incarichi a tutti i dirigenti, definendo procedure semplificate e tempistiche certe, in particolare per i dirigenti con almeno cinque anni di anzianità.
“Auspichiamo che a breve si apra la nuova stagione per il rinnovo del contratto 2022-24– continua Magliozzi- Con il medesimo impegno, chiederemo uno sforzo a tutela di tutti i medici e dirigenti sanitari”
Dal punto di vista economico, il contratto prevede incrementi a regime del 4.5%, con un beneficio medio complessivo di poco più di 288 euro al mese. Inoltre, per la prima volta, sono state introdotte:
nuova indennità di specificità sanitaria per i profili diversi da quello medico e veterinario;
nuova indennità di pronto soccorso per i dirigenti che operano nei servizi di pronto soccorso.
Sono state anche incrementate l’indennità di specificità medico veterinaria, la parte fissa della retribuzione di posizione, l’indennità di direzione di struttura complessa, la clausola di garanzia e l’indennità UPG.
“La firma di questo contratto è infatti un ponte verso una nuova fase di confronto e contrattazione. – conclude Magliozzi – Occorre attivarsi sin da subito per reperire nuove risorse economiche ed umane, per incamminarsi in un percorso comune finalizzato a farci ritrovare quel senso di appartenenza a difesa del nostro sistema sanitario unico universale.Una Sanità che veda la sua priorità nel cittadino e nella comunità tutta ”
Nuovo CCNL dirigenza medica e sanitaria
È stato firmato in via definitiva il rinnovo del contratto dirigenza medica e sanitaria 2019/2021, che riguarda circa 135 mila tra dirigenti medici e sanitari.
“Plaudiamo alla firma definitiva del CCNL della Dirigenza medica e sanitaria 2019-21.- dichiara Benedetto Magliozzi, Segretario Generale Nazionale CISL Medici – Un contratto frutto di un grande lavoro, di un confronto costante, il trionfo della responsabilità.”
Oltre agli auspicati aumenti retributivi, diverse novità introdotte dal contratto sono il risultato di una più attenta considerazione verso la specialità della dirigenza e una maggiore tutela delle condizioni di lavoro di questa categoria.
Ad esempio, il nuovo CCNL prevede una nuova regolamentazione per l’impegno orario eccedente le 38 ore settimanali, tenendo in conto le ore di formazione e aggiornamento del professionista.
La valorizzazione della carriera è stata potenziata con l’obbligo di attribuzione degli incarichi a tutti i dirigenti, definendo procedure semplificate e tempistiche certe, in particolare per i dirigenti con almeno cinque anni di anzianità.
“Auspichiamo che a breve si apra la nuova stagione per il rinnovo del contratto 2022-24– continua Magliozzi- Con il medesimo impegno, chiederemo uno sforzo a tutela di tutti i medici e dirigenti sanitari”
Dal punto di vista economico, il contratto prevede incrementi a regime del 4.5%, con un beneficio medio complessivo di poco più di 288 euro al mese. Inoltre, per la prima volta, sono state introdotte:
Sono state anche incrementate l’indennità di specificità medico veterinaria, la parte fissa della retribuzione di posizione, l’indennità di direzione di struttura complessa, la clausola di garanzia e l’indennità UPG.
“La firma di questo contratto è infatti un ponte verso una nuova fase di confronto e contrattazione. – conclude Magliozzi – Occorre attivarsi sin da subito per reperire nuove risorse economiche ed umane, per incamminarsi in un percorso comune finalizzato a farci ritrovare quel senso di appartenenza a difesa del nostro sistema sanitario unico universale. Una Sanità che veda la sua priorità nel cittadino e nella comunità tutta ”
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